Se uno torna a pensare per un attimo al problema dei generi, è facile che giunga alla mia stessa conclusione: per quanto sottile e accurata possa essere una classificazione, si finisce sempre per dover ammettere che essa non dà mai un conto esatto di tutti i testi esistenti.
Del resto a ben vedere è un problema antico, che risale addirittura alla polemica tra Platone e Antistene sulle essenze universali. Parafrasando l'affermazione del secondo si potrebbe dire, parlando per esempio di narrativa poliziesca: vedo il giallo, ma non la giallosità. Ossia, ancora una volta, quali sono i confini del genere giallo?
Mi viene voglia di abbandonare l'annosa questione, e proporre invece una soluzione più drastica, così tanto per giocare.
Non escluderei che sia stata già suggerita da qualcuno, vista l'irresistibile tendenza degli uomini a pensare prima o poi le stesse cose, nel tempo. Se è avvenuto mi scuso per la violazione di copyright, ma poiché non mi è capitato ancora di trovarla da qualche parte, provo a (ri)enunciarla qui.
Mi sembra che alla fine i libri si dividano in due soli generi fondamentali: quelli che si leggono una volta sola e quelli che si rileggono. Due, tre, anche cento volte.
Le due categorie non sono separate da una barriera qualitativa: in altri termini non sono assolutamente le caratteristiche letterarie, stilistiche che determinano l'appartenenza all'una o all'altra schiera. Ci sono capolavori immortali della letteratura che finiscono subito a impolverarsi tristemente nello scaffale più alto della nostra libreria, e di contro libretti molto più corrivi che, per qualche insondabile motivo legato alle oscurtità della nostra psiche, si infliggono nella memoria e continuano per anni a ripresentarsi come ospiti graditi.
Questi libri revenants sono i nostri veri classici, i classici della mente, che magari ci vergogneremmo a esibire in pubblico ma che coltiviamo nel segreto delle nostre fantasticherie. Sarebbe interessante scambiarsi qualche confidenza in merito, tra amici: sono sicuro che ne scopriremmo delle belle.