lunedì 31 maggio 2010

Bomba!

Pare che il governo russo abbia suggerito a Obama di chiudere la falla sul fondale del golfo del Messico con una carica nucleare.
E sembra che anche loro siano ricorsi allo stesso metodo almeno tre o quattro volte, in analoghe circostanze, con ottimi risultati.
La notizia mi ha confortato, facendomi tornare per un attimo ai dolci ricordi di giovinezza, quando nella calde giornate estive ci si abbronzava allegramente alla luce delle esplosioni atomiche nell'atmosfera.
Giorni indimenticabili, in cui era possibile leggere su Scienza e Vita del progetto di scavare un nuovo canale di Panama a colpi di bombe H, o di rendere fertile il Sahara facendo fare un giro al Nilo (sempre con lo stesso metodo).
Ahimè, allora si poteva ancora sperare che un giorno la fantasia sarebbe davvero andata al potere!
Vi accludo a seguire una poesia e un filmato sul tema di Gregory Corso, uomo che meglio di tanti altri ha saputo interpretare lo spirito di quei giorni.

BOMB

Budger of history Brake of time You Bomb Toy of universe Grandest of all snatched sky I cannot hate you Do I hate the mischievous thunderbolt the jawbone of an ass The bumpy club of One Million B.C. the mace the flail the axe Catapult Da Vinci tomahawk Cochise flintlock Kidd dagger Rathbone Ah and the sad desparate gun of Verlaine Pushkin Dillinger Bogart And hath not St. Michael a burning sword St. George a lance David a sling Bomb you are as cruel as man makes you and you're no crueller than cancer All Man hates you they'd rather die by car-crash lightning drowning Falling off a roof electric-chair heart-attack old age old age O Bomb They'd rather die by anything but you Death's finger is free-lance Not up to man whether you boom or not Death has long since distributed its categorical blue I sing thee Bomb Death's extravagance Death's jubilee Gem of Death's supremest blue The flyer will crash his death will differ with the climbor who'll fall to die by cobra is not to die by bad pork Some die by swamp some by sea and some by the bushy-haired man in the night O there are deaths like witches of Arc Scarey deaths like Boris Karloff...

4 commenti:

Claudio Tanari ha detto...

E perché non il Raggio fotonico...?

Claudio Tanari ha detto...

E perchè non il Raggio fotonico...?

l'amministratore ha detto...

Pare che anche questo sia allo studio...

Fabrizio Foni ha detto...

Tra le morti più curiose (non per bomba) mi viene in mente il suicidio del polacco Jan Potocki, l'autore del celebre "Manoscritto trovato a Saragozza". Così ce lo descrive Roger Caillois, nella sua prefazione al romanzo: "Nel 1812, si ritira nella sua proprietà di Uladowka, in Podolia, da cui non esce se non per lavorare nella biblioteca di Krzemieniec. È nevrastenico, in preda a frequenti depressioni, e soffre inoltre di dolorosissime nevralgie. Durante questi accessi di malinconia, egli lima la palla d’argento che sormonta il coperchio della sua teiera. Il 20 novembre 1815, la palla ha le dimensioni volute. Dopo averla fatta benedire dal cappellano del castello, la introduce nella canna della sua pistola e si fa saltare le cervella".
Per l'atmosfera (agrodolcissima) del pericolo nucleare, mi viene in mente la suggestiva canzone del Gruppo Italiano, "Tropicana" (1983). Un tormentone estivo tutto da rivalutare: http://www.youtube.com/watch?v=xkRVGZIArcE