mercoledì 10 settembre 2014

I dieci libri che hanno cambiato me, non il mondo.


Dopo ripetute taggature per elencare i miei romanzi du coeur, esaurite le finte distrazioni e le scuse, mi arrendo. E allora ecco qui:

1- La mille e una Notte, letto a sei anni nella splendida edizione Nerbini con le figure dei Geni e delle odalische comme il faut. Poi non sono andato mai più a est di Costantinopoli, per paura di scoprire che l'Oriente non fosse così.
2 e 3 - 20000 Leghe sotto i Mari, letto nelle edizioni integrali di Salani, saltando a piè pari tutti i capitoli di divulgazione scientifica ma innamorandomi della fantascienza. Insieme con Il ciclo della Jungla di Salgari responsabile del mio successivo amore per le storie di avventure dissennate.
4 e 5 - Delitto e Castigo e La cognizione del Dolore, che ognuno a modo suo mi illuminarono sulle miserie della condizione umana.
6- La ricerca del tempo perduto, biblioteca, labirinto e cattedrale della narrativa moderna. Dopo di che ogni volta che sento un poveretto dire "show don't tell" mi vien che ridere.
7- Il castello dei destini incrociati, per come Ars combinatoria e logica modale possono essere utilizzate nel racconto.
8- Cent'anni di solitudine, per le ultime quindici pagine.
9- La montagna incantata e il Doktor Faustus, per la loro grande lezione su come decadere con stile e gloria.
10- E infine last but not least, Così parlò Zarathustra, che non è propriamente un romanzo, ma per certi aspetti anche lo è. Letto a quattordici anni capendoci forse un quarto, ogni tanto ci rimetto mano sperando di comprendere anche il resto.

Nessun commento: